Tag Archivio per: alder

Alder: La Birra come Progetto di Famiglia, tra Precisione Chirurgica e Passione Pura

Alder: La Birra come Progetto di Famiglia, tra Precisione Chirurgica e Passione Pura

C’è un’area, a nord di Milano, dove la concentrazione di talento brassicolo è quasi inspiegabile. È la Brianza, e più precisamente Seregno, una cittadina dove, come si dice in gergo, “non puoi fare un chilometro senza inciampare in un birrificio”. In questo cuore pulsante della birra artigianale italiana, sorge Alder, il progetto di Marco Valeriani, un nome che ogni appassionato conosce e rispetta. Riconosciuto per una tecnicità quasi maniacale e una qualità cristallina, Marco è uno di quei birrai che non lascia nulla al caso. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua storia, la sua filosofia e il suo contributo per i 10 anni del Progetto Eraclea.

Le Origini di un Maestro: da Passione Universitaria a Birraio dell’Anno

La passione di Marco non nasce per caso, ma è un percorso lungo e meticoloso, iniziato quasi 25 anni fa.

“È stato un percorso molto lungo, iniziato il primo anno di università nel 2000, dove assaggiai per la prima volta una birra artigianale fatta da un compagno di corso. Da lì è nato tutto: ho iniziato a fare la birra in casa, fare corsi di specializzazione, fino alla tesi in un birrificio.”

Un cammino che lo ha portato a farsi le ossa in alcuni dei templi della birra artigianale italiana, come Menaresta e Hammer, dove il suo talento è stato consacrato con ben due titoli di Birraio dell’Anno. Un bagaglio di esperienze che ha inevitabilmente plasmato il suo approccio, fino alla decisione più importante: creare qualcosa di proprio.

La Nascita di Alder: “E se aprissimo il nostro?”

L’idea di Alder nasce quasi per gioco, durante una chiacchierata in famiglia. “Un giorno a Natale è venuta lì la battuta: ‘Ma perché non apriamo il nostro, visto che sembra che ovunque vada la birra va?'”. Da quella battuta è nato un progetto concreto, un birrificio a gestione familiare dove Marco è il braccio operativo e l’anima produttiva. Una scelta coraggiosa, quella di mettersi in proprio, spinta dalla voglia di avere il controllo totale sul proprio prodotto e di poter finalmente creare la birra che lui, per primo, ama bere.

Aprire un birrificio alla fine del 2019 è stata una scommessa vinta contro ogni previsione. Pochi mesi dopo, il lockdown ha stravolto i piani. Il progetto iniziale, molto focalizzato sulla taproom in stile americano, ha dovuto evolversi.

“Il Covid ci ha portato a fare altre scelte. L’unico modo per vendere era mettere in lattina. La fortuna è stata comprare la macchina per riempire le lattine pochi mesi prima.”

Da quella necessità è nata una delle colonne portanti di Alder: la distribuzione diretta e refrigerata. Una scelta impegnativa, ma che garantisce il massimo controllo sulla qualità. “Se tutta la filiera non segue la catena del freddo, la qualità del prodotto non sarà la stessa. Il nostro lavoro è dare in mano al cliente finale il prodotto al massimo della qualità, che sia un appassionato o meno.”

Il Progetto Eraclea: Sperimentare e ancora sperimentare

L’adesione di Marco ai festeggiamenti per i 10 anni del Progetto Eraclea è la ciliegina sulla torta. Il progetto prevede l’utilizzo di uno speciale malto, l’Eraclea appunto, coltivato in Italia e maltato da Weyermann, una malteria a cui Marco è legato da sempre.

Per l’occasione, Marco ha deciso di creare una birra che metta al centro proprio questo nuovo ingrediente: “Faremo una birra utilizzando al 100% questo malto, una Helles in stile bavarese. Useremo un sistema semplice di ammostamento in decozione, un solo luppolo (Spalter Select) e un lievito bavarese. La Helles è una birra dove il luppolo accompagna le note mielose e dolci del malto, e dovrebbe essere lo stile perfetto per dare risalto a questa materia prima.”

Non vediamo l’ora di assaggiarla.

Visione Futura: Qualità, non Quantità

E per il futuro? Nessun piano di espansione faraonica. L’obiettivo di Alder è rimanere un birrificio “piccolo”, dove i lotti di produzione contenuti garantiscono una rotazione veloce e, soprattutto, una birra sempre fresca. Perché, alla fine, è questo il segreto di Marco: un controllo totale sulla qualità, dalla progettazione della ricetta fino al bicchiere del consumatore finale. Un progetto di famiglia che, sorso dopo sorso, è diventato un punto di riferimento per tutta l’Italia.